LE COSE SPECIALI – Tortilla

Un giorno una persona mi ha detto che “ci sono cose giuste e buone per sé stesse, ma che sono poche” e mica l’avevo capito, all’inizio, che stava parlando di me. Perché io la prima cosa a cui penso quando mi dici cosa giusta e buona è una brioche stra ripiena di cioccolato a cui non fai neanche in tempo a dare il secondo morso che hai già tutta la faccia sporca di crema.
Poi, però, circa un mese dopo, mentre pranzavo insieme ai bambini ho chiesto a Jack che nome avremmo potuto dare al piatto che ci eravamo appena inventati e nel momento in cui lui mi ha detto “Tortilla Speciale!”, così, senza pensarci troppo, ma con un enfasi e una luce negli occhi che ricordo ancora allora ho capito.
Ho capito che sono proprio le cose speciali ad essere le cose giuste e buone di per sé stesse e che sono poche, è vero. 
Perché le cose speciali, come le persone, non le trovi mica nel primo posto che ti capita. A volte devi aspettare addirittura dei mesi prima di rincontrarle di nuovo e poi capire che era proprio come avevi immaginato e basta solo guardare i loro occhi, per sentirsi bene.
Le cose speciali, come le persone, sono speciali e basta e perché lo decidi tu.
Una tortilla speciale lo è solo per te, ma a quel punto non ti serve l’approvazione di nessun altro, perché tu lo sai benissimo che a prescindere dall’aspetto che avrà, dalla sua morbidezza e dal suo sapore… tu lo sai che la tortilla è buona.
Lo hai sempre saputo, fin dal primo momento.
Ed era bastato solo uno sguardo.

Tortilla Speciale

Da quando ho iniziato a fare la babysitter ho promesso ad Arianna che quando saremo grandi apriremo insieme una pasticceria e a Giacomo che venderemo piadine.
Devo metterci un freno, però, perché se vado avanti così e a ogni bambino che vado a prendere a scuola prometto un pezzo del mio futuro poi va a finire che quella che rimane senza lavoro sono io. ???? 
Torniamo alla tortilla, però. L’avete capito perché è così speciale?
Niente da temere, la verità è che non c’è un vero motivo. La tortilla è proprio una di quelle cose giuste e buone di per sé stesse e che sono poche, soprattutto se mentre la fai c’è Jack che ti da l’ispirazione.
“Io metterei il prosciutto cotto. L’ insalata ti piace?”
“L’insalata non c’è, Jack…”
“Ok, allora sottiletta e poi… poi speck! E per ultimo un po’ di Philadelphia e una grattugiata di questo formaggio che è…”
Scamorza.
Dovete metterla, perché altrimenti, vi assicuro, non è la stessa cosa.

Ingredienti

1 tortilla
3 fette di speck
5 fette di prosciutto cotto
1 sottiletta
3 cucchiaiate di Philadelphia
1 grattugiata di scamorza (mi raccomando!)

Procedimento

Per prima cosa dovete credere che sia speciale. Non solo la tortilla, ma anche gli ingredienti che ci metterete dentro, il colore del piatto, il momento in sé… tutto. È tutto speciale.
Poi chiamate un bambino e a quel punto iniziate a cucinare: gli ingredienti ve li deve dire lui (solo al ketchup e alla maionese vi autorizzo un sano “no”).
Quindi prendete la tortilla e farcitela insieme, poi mettetela sulla piastra e guardate attentamente che non si bruci finché la sottiletta non si sarà ben sciolta e a quel punto spegnete i fornelli, impiattate, dividete … e alla fine mangiate.

“Allora Franci, vero che è speciale?”
Come biasimare.

P.S. Non avrò ancora una chiara idea di cosa farò in futuro, ma se non altro inizio già a formare dipendenti, il che è già qualcosa! ????????????

 

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