Prendersi un anno sabbatico e viverlo sono due cose completamente diverse. Da una parte senti che è la tua unica salvezza, quello di cui hai bisogno in quel preciso momento della tua vita; dall’altra non senti (e nemmeno capisci) più niente.
In entrambi i casi, però, lotti.
Iniziare a vivere il mio anno sabbatico non è stato facile. La routine si era improvvisamente interrotta e non sapevo più quale fosse il mio obiettivo. Mi sentivo stanca, senza energia, proprio come Mikage Sakurai, la protagonista del mio libro preferito, Kitchen. A Mikage era appena morta la nonna e non le restava più nessuno. Improvvisamente era sola in una casa enorme. Doveva traslocare, ma trasloco significava lavoro, energia e lei era senza forze. Anch’io dovevo “traslocare” in un certo senso. Ero alla ricerca del mio posto nel mondo, ma ero stanca, così stanca che a volte non facevo niente per tutto il giorno.
Dormivo tanto, forse troppo, e il fatto di svegliarmi sempre nella stessa casa mi dava un terribile senso di vuoto.
Dovevo assolutamente trovare qualcosa da fare, era come quando in cucina preparavo la crema pasticcera… non potevo assolutamente smettere di mescolare. ➡ IMG_9809
Anche quando toglievo la pentola dalla fiamma dovevo mescolare ancora, altrimenti la crema sarebbe “impazzita”. Proprio come sarei impazzita io se non avessi trovato di nuovo un motivo per alzarmi dal letto la mattina.
Come Mikage cercavo di tenermi occupata in tutti i modi per non correre il rischio di farmi sopraffare dai pensieri.
È incredibile come la protagonista di quel libro fosse anche la persona che riuscisse a capirmi meglio di chiunque altro. Continuavo a ripetere anch’io: “Ce la farò, ce la farò ad uscirne. È solo questione di tempo.” E come lei sognavo… sognavo “le cucine dei sogni. Ne avrò infinite. Nell’anima, nella realtà, nei viaggi. Da sola, in due, in tutti i posti dove vivrò. Sì ne avrò infinite”.
FALLO ORA! 
Ti sembrerà un po’ strano
ma non è uno sforzo vano
se ti alzi dal divano
arriverai lontano
Non sai dove
non importa
quel che conta è la tua forza
la tua voglia di cambiare
di volare, conquistare!
E se poi ti trovi male?
Potrebbe capitare
ma continua a mescolare
e no, non ti fermare!
La tua crema è la tua vita
resta ferma ed è impazzita
e allora muovila, veloce!
O si brucia mentre cuoce
È così facile, non credi?
Ancora non lo vedi
ma tu provaci, funziona!
Non domani, FALLO ORA!
Crema pasticcera
Ricetta
Quella che vi propongo è la ricetta che ho imparato al corso di pasticceria di base che ho frequentato l’estate scorsa. La ricetta è di Giulia Cerboneschi.
Ingredienti
500 gr di latte fresco
120 gr di tuorli
150 gr di zucchero
40 gr amido di mais
1 bacca di vaniglia
un pizzico di sale
Procedimento
Mescolate i tuorli con lo zucchero, l’amido e un pizzico di sale.
Scaldate il latte con il bacello di vaniglia. Stemperate il composto di tuorli con un goccio di latte caldo, quindi unite le due parti. Portate la crema a ebollizione mescolando con una frusta e quando inizierà ad addensarsi abbassate la fiamma. Quando bolle è pronta. Toglietela quindi dal fuoco non smettendo di mescolare. Versatela in un recipiente basso e largo, in modo tale che si raffreddi il più velocemente possibile e copritela con un foglio di carta forno a contatto. Meettetela in frigo e lasciatela raffreddare. La crema pasticcera è pronta!